GENEROSO PAPA
Nato a Pasquarielli di Arpaise da famiglia benestante,
la famiglia Papa deteneva un fabbricato e diverse tenute cedute
in enfiteusi e mezzadrìa, Generoso fin da giovane sentì
l'esigenza di evadere oltre confine, affascinato dalle speranze
di fortuna economica che giungevano soprattutto dagli emigranti
d'oltreoceano. Nel primo decennio del nuovo secolo un sensibile
flusso di emigranti meridionali, provenienti dalle varie regioni
depresse abbandonate alla miseria ed alla disoccupazione, aveva
raggiunto le coste americane ed in particolare quelle statunitensi,
in cerca di lavoro. Generoso partì con loro, per la verità
mosso da una irrefrenabile sete di avventura, più che
da un'effettiva necessità economica. Nello stato di New
York e poi in Florida riuscì a costruire in un ventennio
un colossale impero economico con interessi e partecipazioni
in diversi settori del mondo produttivo, dalle industrie edili
ai servizi, dalle imprese estrattive (fu definito il re della
sabbia) al mondo dell'informazione. Una volta americanizzato
il suo cognome da Papa in Pope, si sposò con Catherine,
sua compagna fino alla morte. Si fece presto largo nel jet-set
dell'alta finanza statunitense: come editore, il suo nome resta
oggi legato alla conduzione del più antico quotidiano
americano in lingua italiana, il "Progresso italoamericano",
fondato nel 1880. Acquistatolo che era appena un foglio modesto
a tiratura limitata, riuscì in pochi mesi da New York
ad imporlo con successo su tutto il territorio statunitense,
accattivandosi le simpatie dei tanti italiani d'America, al punto
da diventare tra i nostri emigranti, durante gli anni Trenta-Cinquanta,
il quotidiano più venduto. I suoi tre figli, Fortune (Fortunato,
come il nonno), Carlo Antonio, divenuto poi ingegnere e Generoso
jr. (deceduto nel 1988) crebbero all'ombra del padre, che insegnò
loro i veri valori della vita. Nonostante i successi del suo
impero economico, Generoso Papa non interruppe mai le relazioni
familiari di amicizia con i concittadini di Arpaise: un ricco
carteggio, conservato oggi dagli eredi, testimonia come egli,
nei momenti difficili, fu sempre vicino attraverso copiose munificenze
al suo paesello natale. Nel 1928 si prodigò affinché
il suo paese natale potesse usufruire della pubblica illuminazione
e della energia elettrica nelle case. Così un contratto
con la Compagnia per l'energia elettrica operante nel Sannio
consentì ad Arpaise, tra i primi Comuni della provincia
sannito-irpina ad avere la luce già nel 1930. Come se
non bastasse, Generoso Papa pagò le spese anche per i
30 anni a seguire. Altro esempio, all'indomani della seconda
guerra mondiale, quando la fame era una drammatica realtà
da affrontare quotidianamente, egli tese ancora la mano ai suoi
concittadini di Arpaise ed il 22 novembre 1948 fece pervenire
loro, tramite la nave americana "Fernglen", in occasione
del Natale farina bastevole per un una decina d'anni (all'incirca
34 tonnellate! ). I ricordi di Generoso si legavano principalmente
alla sua adolescenza in Arpaise, alla gioia per la ricorrenza
della festa patronale in Terranova; e così inviò
per anni il suo notevole contributo al Comitato organizzatore.
Nel 1949, un anno prima della morte, inviò un assegno
bancario di Lire 60.000, l'equivalente all'incirca di 3.500 euro
di oggi. Ma altri, numerosi atti di generosità fece per
la popolazione di Arpaise, che sarebbe inutile e forse inopportuno
elencare qui. Ormai all'apice del successo e della notorietà,
con imprese per 18 mila dipendenti, conosciuto ed apprezzato,
oltre che dagli italoamericani, dagli uomini di potere come dalle
migliaia di gente comune cui non risparmiò di fare del
bene, colpito da un male improvviso, si spense prematuramente
a New York il 28 aprile 1950 e la sua figura commemorata ufficialmente
dal Congresso degli Stati Uniti e dal Governo italiano. |
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